La somministrazione di più farmaci può nascondere insidie, soprattutto nei pazienti anziani. Ecco alcuni suggerimenti molto pratici da parte di un geriatria per ridurre i rischi.
Può capitare a tutti di dover "cavare" un dente o di dover subire un piccolo intervento dermatologico.
La trombofilia ereditaria è una condizione caratterizzata da un aumentato rischio di tromboembolismo venoso (occlusione delle vene profonde delle gambe o embolia polmonare), che si riscontra frequentemente in soggetti appartenenti alla stessa famiglia.
Al momento in Italia sono disponibili due classi di farmaci anticoagulanti orali, gli anticoagulanti cumarinici (Coumadin e Sintrom) e gli anticoagulanti diretti (Pradaxa, Xarelto, Eliquis, Lixiana).
Importanza della vitamina K per l’anticoagulazione con Coumadin o Sintrom
In Italia oltre 800.000 pazienti sono sottoposti alla terapia con anticoagulanti orali, farmaci salvavita, indicati per il trattamento di numerose patologie tromboemboliche quali: infarto cardiaco, ictus cerebrale, trombosi venosa e trombosi arteriosa, embolia polmonare, fibrillazione atriale.
Il loro utilizzo è previsto che aumenterà nelle persone anziane a causa dell’innalzamento dell’età media e, conseguentemente, delle patologie e situazioni di rischio caratteristiche di queste persone.
Lo scopo della terapia è di abbassare, in maniera controllata e reversibile, la capacità di coagulazione del sangue per limitare il rischio di eventi tromboembolici, prima causa di morte in Italia.