L’iniziativa è di Fondazione Arianna Anticoagulazione con il contributo di Italfamarco e mira ad approfondire le conoscenze sul COVID-19 contrastandone le complicanze tromboemboliche e fornendo dati in real life.
È dimostrato che COVID-19 ha effetti sulla coagulazione del sangue. Per riconoscerli più rapidamente rispetto ad una sperimentazione clinica tradizionale è stato creato START-COVID-19, il primo e più vasto registro sulle complicanze della coagulazione nei pazienti COVID-19. Il Registro è un’iniziativa della Fondazione Arianna Anticoagulazione con il contributo di Italfamarco, che ha inserito l’iniziativa sulla nuova piattaforma di progetti medico-scientifici GHEMAVID.Attraverso lo studio delle decine di migliaia di cartelle cliniche dei pazienti ricoverati finora negli ospedali italiani questo progetto, tutto italiano, START-COVID-19 consentirà, tra l’altro, di correlare l’uso e le dosi dei farmaci con le condizioni cliniche dei pazienti con COVID-19 e con l’evoluzione della loro malattia. In questo modo si avranno dati preziosi direttamente dalla “vita reale” e in un tempo molto più rapido rispetto a una sperimentazione clinica tradizionale.
Il registro START-COVID-19 coinvolgerà numerosi centri ospedalieri italiani, prevalentemente nel centro-nord dove si è verificata la maggior parte dei casi di COVID-19, e punta a raccogliere e studiare i dati di un vasto campione di pazienti, ampiamente rappresentativo della realtà italiana.
“Da molti anni abbiamo un Registro generale, chiamato START – ricorda Gualtiero Palareti, Presidente della Fondazione Arianna Anticoagulazione e Professore in Malattie Cardiovascolari all’Università di Bologna – che riguarda i pazienti che seguono terapia anticoagulante antitrombotica" La diffusione del COVID-19 ha creato però una nuova condizione clinica, mai vista prima, che ha dei profondi coinvolgimenti con il sistema coagulativo e la tendenza trombotica, quindi nell’ambito del Registro generale è stata avviata una nuova specifica che riguarda questi pazienti per seguire le loro condizioni cliniche, valutare quali sono i risultati degli interventi, quali problemi si verificano più frequentemente e anche quali opportunità si aprono per avere quindi una valutazione e una conoscenza più idonea della patologia. Il Registro START-COVID-19 è quindi una filiazione del Registro START, è anonimo nel pieno rispetto del diritto alla privacy e includerà pazienti che sono ricoverati in reparti COVID-19 o in terapia intensiva per verificare gli effetti dei trattamenti, tra cui anche gli effetti dell’uso dell’eparina a basso peso molecolare con l’obiettivo di definirne il giusto dosaggio in relazione alle diverse fasi della malattia”. Le eparine a basso peso molecolare sono già oggi utilizzate di routine a diversi dosaggi negli ospedali sia per la prevenzione (medica o chirurgica), sia per il trattamento delle trombosi in atto nei pazienti COVID-19, come previsto dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalle recenti raccomandazioni di AIFA.
“Nella situazione drammatica che stiamo vivendo, un’azienda farmaceutica deve fare il possibile per offrire alla comunità scientifica tutti i dati e le informazioni che ha a disposizione, sperando che l’epidemia si risolva presto – ha affermato Paolo Zambonardi Amministratore Delegato Italfarmaco – Il nostro compito è quello di essere in prima linea per dar tutto il supporto necessario in tutti i campi. A maggior ragione Italfarmaco, che da 40 anni si occupa di eparine, ha quindi il dovere di agire offrendo una gestione ottimale delle informazioni relative ad una terapia che si è rivelata importantissima: la piattaforma che presentiamo, è stata ideata proprio per questo”.

Redazione
Anticoagulazione.it
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