La gestione dei sanguinamenti maggiori in corso di terapia con anticoagulanti orali diretti è complessa ed è molto investigata. Uno studio ha concluso che il trattamento con andexanet alfa ha ridotto l'attività anti-FXa ed è stato associato a un'efficacia emostatica buona o eccellente nell'80% dei pazienti valutati
La gestione della terapia antitrombotica in un paziente con fibrillazione atriale (FA) sottoposto a bypass aorto-coronarico (BPAC) è materia quasi completamente priva di evidenze e non sono consentite raccomandazioni forti. Alcuni aspetti sono di particolare rilievo a cominciare dal setting clinico in cui il paziente cui venga applicato un BPAC si trovi: se sia nell'acuzie di una sindrome coronarica acuta (SCA) oppure se si tratti di un paziente elettivo nell'ambito di una malattia arteriosa coronarica (CAD) cronica.
I linfociti T ingegnerizzati (CAR-T) hanno rivoluzionato il campo dell'ematologia maligna. Man mano che l'esperienza matura, tuttavia, cresce anche il riconoscimento degli effetti collaterali legati a questo tipo di trattamenti (disturbi emorragici e una tendenza a un incremento di fenomeni tromboembolici).
Sono state recentemente pubblicate le linee guida dell’European Society of Medical Oncology (ESMO) sulla gestione del tromboembolismo venoso (TEV) nel paziente affetto da cancro (1).
Un test di laboratorio, il dosaggio del D-dimero, è sempre più frequentemente richiesto dai medici italiani (sia in ospedale che nel territorio), molto spesso però senza una giusta indicazione. Infatti, l’esecuzione del test in questo contesto è giustificata solo nel caso di sospetto clinico di tromboembolismo venoso o nell’ambito di score per la valutazione del rischio tromboembolico in casi particolari come il paziente neoplastico o con pregressa trombosi venosa, nei quali deve essere valutata la necessità di una profilassi primaria o secondaria.
Leggi il commento del Prof Gualtiero Palareti sui risultati di un recente studio nei pazienti over 65 in terapia anticoagulante a lungo termine, prevalentemente con AVK, per tromboembolismo venoso. Lasciaci un tuo commento, in area riservata ai professionisti sanitari.